L'ASSOCIAZIONE OPERA A L'AQUILA E PROVINCIA. IL SUO INTENTO E' QUELLO DI FAR EMERGERE IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE NELLE SUE MOLTEPLICI FORME, DANDO VOCE ALLE VITTIME DI VIOLENZE E MALTRATTAMENTI SESSUALI, FISICI, ECONOMICI E PSICOLOGICI, SIA ALL'INTERNO CHE ALL'ESTERNO DELLA FAMIGLIA. LE DESTINATARIE DELL'ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE SONO DONNE CHE HANNO SUBITO OGNI FORMA DI VIOLENZA ED AD ESSE VIENE GARANTITA UN'ASSOLUTA RISERVATEZZA E ANONIMATO

terremoto a l'aquila

sabato 24 maggio 2008

ASSOCIAZIONE L'URLO

NASCE UN'ASSOCIAZIONE CONTRO ABUSI ED OMERTA'!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

quello che più mi sconvolge è come ancora oggi le vittime di violenze si sentano le colpevoli circondate appunto da un omertà vergognosa. mi auguro che l'urlo possa in qualche modo dare sosegno a queste persone e possa aiutarle ad uscirne fuori. ciao federica

Anonimo ha detto...

Un leone non può rimanere in gabbia.....è libero, forte, coraggioso.Sconfigge chi pensa di avere potere perchè è lui il re della giungla!
Vive e vuole vivere in uno spazio infinito,colorato,pieno di suoni, di musica,di vita!
Sono sicura che riuscirete a vivere queste emozioni......INSIEME.
iaia65

Anonimo ha detto...

se il leone e' ferito difficilmente riuecira' a tornare ad essere libero a meno che non si unisce con altri leoni e ,sopratutto, leonesse

Anonimo ha detto...

Basta leccarsi le ferite....cominciamo a ruggire.

Esci dal silenzio

"ESCI DAL SILENZIO"
In quell'Amministrazione, non c'erano rumeni ne' extracomunitari.In quell'Amministrazione,io mi son vista morire e rinascere in un nero fantasma.Non c'erano piu'lacrime da piangere:il mio dolore piangeva me.Mani sporche di sangue ,anelano braccia lontane.Parole rigurgitate soffocano pensieri stanchi.Non piu' sogni da sognare.Troppi parlano,pochi sanno.Io picchiata selvaggiamente,io stuprata,Io un campo di battaglia,io che cerco ancora di far nascere l'erba in quel campo distrutto dal potere.Tu che chiudi gli occhi su di me per non vedere rispecchiato nel mio dolore la tua indifferenza. Non so ancora perchè scrivo:forse perchè spero che qualcuno mi ascolti,forse perchè spero che non sia solo un tema di una manifestazione a scaldare il cuore di un individuo ma che sia quel cuore a scaldare la manifestazione e che quello stesso cuore non si accontenterà di dire:in piazza io c'ero"ma, io ci sono,io ci sarò.Io ti solleverò quando,china su te stessa, martorizzi il tuo corpo per provare un dolore diverso;per sentirti viva.Ti libererò da quell'attimo che ti inchioda.Io griderò con te che essere stuprata non è una colpa non è una scelta..E tu, donna come me, che nella mia storia riconosci la tua storia..tu che hai pagato un prezzo troppo alto perche "lavoravi"esci dal silenzio.Insieme costruiremo un ponte di parole.Romperemo il muro del silenzio.