L'ASSOCIAZIONE OPERA A L'AQUILA E PROVINCIA. IL SUO INTENTO E' QUELLO DI FAR EMERGERE IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE NELLE SUE MOLTEPLICI FORME, DANDO VOCE ALLE VITTIME DI VIOLENZE E MALTRATTAMENTI SESSUALI, FISICI, ECONOMICI E PSICOLOGICI, SIA ALL'INTERNO CHE ALL'ESTERNO DELLA FAMIGLIA. LE DESTINATARIE DELL'ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE SONO DONNE CHE HANNO SUBITO OGNI FORMA DI VIOLENZA ED AD ESSE VIENE GARANTITA UN'ASSOLUTA RISERVATEZZA E ANONIMATO

terremoto a l'aquila

lunedì 8 settembre 2008

LO STALKING: CONOSCERLO E DIFENDERSI

Alcuni comportamenti come telefonate, sms, e-mail, “visite a sorpresa” , possono essere graditi segni di affetto che, tuttavia a volte, possono trasformarsi in vere e proprie forme di persecuzione in grado di limitare la libertà di una persona e di violare la sua privacy, giungendo perfino a spaventare chi ne è destinatario suo malgrado. A diventare “molestatore assillante” o “stalker” può essere una persona conosciuta con cui si aveva qualche tipo di relazione o perfino uno sconosciuto con cui ci si è scontrati anche solo per caso, magari per motivi di lavoro. Seguendo tale definizione, la sindrome è costituita da:
1. un attore (stalker) che individua una persona nei confronti della quale sviluppa un’intensa polarizzazione ideo – affettiva.
2. una serie ripetuta di comportamenti con carattere di sorveglianza e/o di comunicazione e/o di ricerca di contatto
3. la persona individuata dal molestatore (stalking victim) percepisce soggettivamente come intrusivi e sgraditi tali comportamenti, avvertendoli con un associato senso di minaccia e di paura.La maggioranza dei comportamenti assillanti vengono messi in atto da partner o ex-partner di sesso maschile (in Italia il 70% degli stalkers è uomo), con un’età compresa tra i 18 ed i 25 anni (il 55% dei casi) quando la causa è di abbandono o di amore respinto o superiore ai 55 anni quando ci si trova di fronte ad una separazione o ad un divorzio.
Sebbene sia possibile un certo uso ed abuso di sostanze e/o di alcool, questa non risulta essere una caratteristica essenziale del quadro descrittivo del molestatore in questione.
Le cause possono essere diverse, ma spesso si traducono in casi di abbandono o di amore respinto (le vittime più giovani) o per separazione e divorzio.
Si sente , purtroppo spesso sentire di tragedie che si sono consumate tra coppie in crisi o già divise, un caso può essere quello successo a Torino, dove un giovane di 28 anni, Antonio Rizzo, è stato arrestato per l’omicidio della sua ragazza, Nadia Meneghini, dopo l’interrogatorio il giovane ha confessato di aver strangolato la giovane ragazza e dopo di averla soffocata con un cuscino.
L’età dei soggetti fa intendere, da un punto di vista psicologico, una personalità debole o non ancora ben formata e che, per la paura di essere abbandonati, magari come ripetizione di esperienze infantili precoci di separazioni avvenute, si lega ossessivamente a qualcuno. Lo stalker quindi, sviluppa disturbi relazionali legati ad eventi traumatici e che manifestano un gran bisogno di affetto.
Si sottolinea quindi la possibile esistenza e persistenza nello stalker di un modello di attaccamento insicuro (ansioso - ambivalente, evitante o disorganizzato, come affermano gli studiosi dell'attaccamento) per cui il soggetto non può fare a meno dell''altra persona, la quale diventa funzionale per la propria esistenza.

Esci dal silenzio

"ESCI DAL SILENZIO"
In quell'Amministrazione, non c'erano rumeni ne' extracomunitari.In quell'Amministrazione,io mi son vista morire e rinascere in un nero fantasma.Non c'erano piu'lacrime da piangere:il mio dolore piangeva me.Mani sporche di sangue ,anelano braccia lontane.Parole rigurgitate soffocano pensieri stanchi.Non piu' sogni da sognare.Troppi parlano,pochi sanno.Io picchiata selvaggiamente,io stuprata,Io un campo di battaglia,io che cerco ancora di far nascere l'erba in quel campo distrutto dal potere.Tu che chiudi gli occhi su di me per non vedere rispecchiato nel mio dolore la tua indifferenza. Non so ancora perchè scrivo:forse perchè spero che qualcuno mi ascolti,forse perchè spero che non sia solo un tema di una manifestazione a scaldare il cuore di un individuo ma che sia quel cuore a scaldare la manifestazione e che quello stesso cuore non si accontenterà di dire:in piazza io c'ero"ma, io ci sono,io ci sarò.Io ti solleverò quando,china su te stessa, martorizzi il tuo corpo per provare un dolore diverso;per sentirti viva.Ti libererò da quell'attimo che ti inchioda.Io griderò con te che essere stuprata non è una colpa non è una scelta..E tu, donna come me, che nella mia storia riconosci la tua storia..tu che hai pagato un prezzo troppo alto perche "lavoravi"esci dal silenzio.Insieme costruiremo un ponte di parole.Romperemo il muro del silenzio.