L'ASSOCIAZIONE OPERA A L'AQUILA E PROVINCIA. IL SUO INTENTO E' QUELLO DI FAR EMERGERE IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE NELLE SUE MOLTEPLICI FORME, DANDO VOCE ALLE VITTIME DI VIOLENZE E MALTRATTAMENTI SESSUALI, FISICI, ECONOMICI E PSICOLOGICI, SIA ALL'INTERNO CHE ALL'ESTERNO DELLA FAMIGLIA. LE DESTINATARIE DELL'ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE SONO DONNE CHE HANNO SUBITO OGNI FORMA DI VIOLENZA ED AD ESSE VIENE GARANTITA UN'ASSOLUTA RISERVATEZZA E ANONIMATO

terremoto a l'aquila

mercoledì 22 ottobre 2008

IL 25 NOVEMBRE SARA' IL GIORNO CONTRO LA VIOLENZA VERSO LA DONNA!

Il 25 novembre 1960 le tre sorelle Mirabal: Minerva, Patria e María Teresa furono seviziate ed uccise in un modo atroce! Esse sono un esempio vivo del tipo di donna impegnata nelle lotte del suo paese. Le tre sorelle caddero per la violenza dal regime di Trujillo che mantenne il paese dominicano nell’arretratezza per 30 anni, nell'ignoranza e nel caos. Nel 1960, il paese dominicano scontento e stanco di una dittatura tanto lunga, tutti i giorni portava a termine lotte nelle strade contro le forze militari repressive che sostenevano il dittatore. Le sorelle Mirabal nacquero nella sezione Ojo de Agua, provincia di Salcedo, Repubblica Dominicana. Le condizioni di vita che si davano nel paese e la zona dove vissero, conseguenza del dominio statunitense ed il ritardo delle relazioni di produzione, determinarono la loro sensibilità di fronte agli acuti problemi sociali. La partecipazione attiva delle sorelle Mirabal nella lotta contro Trujillo guadagnò loro la fama di rivoluzionarie, motivo più che sufficiente affinché in una certa occasione Trujillo manifestasse davanti ad un gruppo di persone che i suoi due unici problemi erano le sorelle Mirabal e la Chiesa. Che cosa accadde il 25 novembre 1960? Minerva e María Teresa andarono a visitare i loro mariti alla prigione, in compagnia della sorella Patria. Furono intercettate in un posto solitario della strada da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Condotte ad un canneto vicino, furono oggetto delle più crudeli torture, prima di essere vittime di quello che si è considerato il crimine più orripilante della storia dominicana. Coperte di sangue, massacrate a colpi, strangolate, furono messe nuovamente nel veicolo nel quale viaggiavano e gettate in un precipizio, con la finalità di simulare un incidente. L'assassinio delle sorelle Mirabal produsse un gran sentimento di dolore in tutto il paese, ma servì per fortificare lo spirito patriottico di un paese desideroso di stabilire un governo democratico che garantisse il rispetto alla dignità umana. La memoria di queste coraggiose sorelle, martiri che rischiarono le loro vite e le diedero, effettivamente per la causa della donna ci riempie di speranza e ci dà forza per continuare a lottare per una società ugualitaria nella quale donne ed uomini possano vivere in fraternità umana.

Esci dal silenzio

"ESCI DAL SILENZIO"
In quell'Amministrazione, non c'erano rumeni ne' extracomunitari.In quell'Amministrazione,io mi son vista morire e rinascere in un nero fantasma.Non c'erano piu'lacrime da piangere:il mio dolore piangeva me.Mani sporche di sangue ,anelano braccia lontane.Parole rigurgitate soffocano pensieri stanchi.Non piu' sogni da sognare.Troppi parlano,pochi sanno.Io picchiata selvaggiamente,io stuprata,Io un campo di battaglia,io che cerco ancora di far nascere l'erba in quel campo distrutto dal potere.Tu che chiudi gli occhi su di me per non vedere rispecchiato nel mio dolore la tua indifferenza. Non so ancora perchè scrivo:forse perchè spero che qualcuno mi ascolti,forse perchè spero che non sia solo un tema di una manifestazione a scaldare il cuore di un individuo ma che sia quel cuore a scaldare la manifestazione e che quello stesso cuore non si accontenterà di dire:in piazza io c'ero"ma, io ci sono,io ci sarò.Io ti solleverò quando,china su te stessa, martorizzi il tuo corpo per provare un dolore diverso;per sentirti viva.Ti libererò da quell'attimo che ti inchioda.Io griderò con te che essere stuprata non è una colpa non è una scelta..E tu, donna come me, che nella mia storia riconosci la tua storia..tu che hai pagato un prezzo troppo alto perche "lavoravi"esci dal silenzio.Insieme costruiremo un ponte di parole.Romperemo il muro del silenzio.