L'ASSOCIAZIONE OPERA A L'AQUILA E PROVINCIA. IL SUO INTENTO E' QUELLO DI FAR EMERGERE IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE NELLE SUE MOLTEPLICI FORME, DANDO VOCE ALLE VITTIME DI VIOLENZE E MALTRATTAMENTI SESSUALI, FISICI, ECONOMICI E PSICOLOGICI, SIA ALL'INTERNO CHE ALL'ESTERNO DELLA FAMIGLIA. LE DESTINATARIE DELL'ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE SONO DONNE CHE HANNO SUBITO OGNI FORMA DI VIOLENZA ED AD ESSE VIENE GARANTITA UN'ASSOLUTA RISERVATEZZA E ANONIMATO

terremoto a l'aquila

sabato 8 agosto 2009

dopo quattro mesi, dopo quel maledetto 6 aprile siamo tornati


eccoci....... che dire? il 6 aprile ha cambito la nostra vita, quella di donne ed uomini, bambini e ragazzi, ..............no!......non saremo mai come prima, siamo cambiati come carattere e sensibilita' a mio modesto parere ci siamo anche un po' incattiviti o forse e' la mia impressione, ma il dramma di migliaia di aquilani in tenda o sistemati chi in albergo o in case di fortuna e' reale e di lunga durata. ognuno di noi ha il proprio dolore dentro, la scossa delle 3.32 la porteremo nella nostra mente e nel nostro cuore fino a quando vivremo, gli sguardi impauriti ed i volti bisognosi di aiuto li porteremo con noi per sempre!!in questi quattro mesi abbiamo vissuto migliaia di esperienze, abbiamo incontrato persone splendide, mediocri, luride, eccezionali, insomma ognuno di noi ha potuto conoscere la vita meglio di come la conoscesse prima; io ho avuto la fortuna di incontrare, da sfollata, un grande uomo e professionista, il dr. Massimo Monti che , a livello psicologico, ha dato a me ed alla mia famiglia un aiuto fantastico, voi avrete avuto le vostre di esperienze, positive o negative, diciamocele qui.................tra amici

5 commenti:

Anonimo ha detto...

di tutto di piu', terremoto paura e morte, senza casa e tanta gente buona ma tanta anche malvagia, esperienze che non avrei mai voluto vivere e non finira' certo qui . simona

Anonimo ha detto...

molte persone mi hanno aiutato ma come posso dimenticare tante cose che mi hanno fatto male, alcuni lavoratori di fuori che senza sensibilita' ripetevano la frase.....L'AQUILA E' FINITA..., in un campo un responsabile della protezioni civile, mi sembra fosse veneto, mi ha dato della scroccona, siamo umiliati e rassegnati ce la faremo a tirarci su'? luciana

Anonimo ha detto...

non finira' piu' questo incubo

Anonimo ha detto...

non penso che la gente sia cambiata,questa convivenza forzata con altri ci ha fatto semplicemente vedere meglio le persone.E credetemi era meglio non vederle poichè le persone grette dopo questo terremoto lo sono lo stesso,non badano a niente,ne ai problemi degli altri ne all età.sembra che questo terremoto ha fatto solo sotto casa di qualcuno,si lamentano offendono,umiliano,però ora oltre alle malattie la scusa è il terremoto stesso.Di solidarità tra aquilani ben poca,di accoglienza dagli altri molta.ex

Anonimo ha detto...

Penso alla mia città..La gente fà finta di comprendere..ma alla fine,giustamente, solo chi ha vissuto questa atroce tragedia,può sapere cosa si prova..ma sarebbe piu opportuno avere il buon senso di tacere invece che compatire e evidenziarci cn il markio di TERREMOTATI..Mi è capitato molto spesso di camminare per strada,non a L'Aquila, e di sentirmi dire"Questa è terremotata.."o anke"Stà terremotata.." ....e No cara gente..sono una ragazza Aquilana..Che ha rischiato la vita..non ho niente in- d voi..forse ho qualcosa in più..Ho imparato a vivere a soli 15anni.Ma nn basta questo..oltre alla gente ignoramte che parla sulle disgrazie altrui,nemmeno tra noi aquilani c'è la solidarietà..e forse è proprio questo la cosache fa piu male. Gn.

Esci dal silenzio

"ESCI DAL SILENZIO"
In quell'Amministrazione, non c'erano rumeni ne' extracomunitari.In quell'Amministrazione,io mi son vista morire e rinascere in un nero fantasma.Non c'erano piu'lacrime da piangere:il mio dolore piangeva me.Mani sporche di sangue ,anelano braccia lontane.Parole rigurgitate soffocano pensieri stanchi.Non piu' sogni da sognare.Troppi parlano,pochi sanno.Io picchiata selvaggiamente,io stuprata,Io un campo di battaglia,io che cerco ancora di far nascere l'erba in quel campo distrutto dal potere.Tu che chiudi gli occhi su di me per non vedere rispecchiato nel mio dolore la tua indifferenza. Non so ancora perchè scrivo:forse perchè spero che qualcuno mi ascolti,forse perchè spero che non sia solo un tema di una manifestazione a scaldare il cuore di un individuo ma che sia quel cuore a scaldare la manifestazione e che quello stesso cuore non si accontenterà di dire:in piazza io c'ero"ma, io ci sono,io ci sarò.Io ti solleverò quando,china su te stessa, martorizzi il tuo corpo per provare un dolore diverso;per sentirti viva.Ti libererò da quell'attimo che ti inchioda.Io griderò con te che essere stuprata non è una colpa non è una scelta..E tu, donna come me, che nella mia storia riconosci la tua storia..tu che hai pagato un prezzo troppo alto perche "lavoravi"esci dal silenzio.Insieme costruiremo un ponte di parole.Romperemo il muro del silenzio.