L'ASSOCIAZIONE OPERA A L'AQUILA E PROVINCIA. IL SUO INTENTO E' QUELLO DI FAR EMERGERE IL PROBLEMA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE NELLE SUE MOLTEPLICI FORME, DANDO VOCE ALLE VITTIME DI VIOLENZE E MALTRATTAMENTI SESSUALI, FISICI, ECONOMICI E PSICOLOGICI, SIA ALL'INTERNO CHE ALL'ESTERNO DELLA FAMIGLIA. LE DESTINATARIE DELL'ATTIVITA' DELL'ASSOCIAZIONE SONO DONNE CHE HANNO SUBITO OGNI FORMA DI VIOLENZA ED AD ESSE VIENE GARANTITA UN'ASSOLUTA RISERVATEZZA E ANONIMATO

terremoto a l'aquila

venerdì 9 gennaio 2009


Veleggio come un'ombra

nel sonno del giorno

e senza sapere

mi riconosco come tanti

schierata su un altare

per essere mangiata da chissà chi.Io penso che l'inferno

sia illuminato di queste stesse

strane lampadine.

Vogliono cibarsi della mia pena

perché la loro forse

non s'addormenta mai

Alda Merini

martedì 6 gennaio 2009

Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza





PER LE VITTIME, NESSUNA PIETÀ





..................................................................Chissà se mai un giorno qualcuno avrà la straordinaria, eroica, rivoluzionaria idea di urlare "BASTA"!
Chissà se mai un giorno qualcuno sarà colto dallo spiazzante sospetto che anche le vittime, oltre agli assassini e ai terroristi, siano degne di qualche briciola di pietà.
Chissà se mai un giorno a qualcuno (oltre a fornire agli autori di stragi adeguata assistenza da parte di psicologi preoccupati delle conseguenze della separazione di due poveri coniugi), verrà in mente che possa essere il caso di offrire una goccia di conforto anche a chi già ha subito tutto il male che un essere umano può subire.
Chissà…

Esci dal silenzio

"ESCI DAL SILENZIO"
In quell'Amministrazione, non c'erano rumeni ne' extracomunitari.In quell'Amministrazione,io mi son vista morire e rinascere in un nero fantasma.Non c'erano piu'lacrime da piangere:il mio dolore piangeva me.Mani sporche di sangue ,anelano braccia lontane.Parole rigurgitate soffocano pensieri stanchi.Non piu' sogni da sognare.Troppi parlano,pochi sanno.Io picchiata selvaggiamente,io stuprata,Io un campo di battaglia,io che cerco ancora di far nascere l'erba in quel campo distrutto dal potere.Tu che chiudi gli occhi su di me per non vedere rispecchiato nel mio dolore la tua indifferenza. Non so ancora perchè scrivo:forse perchè spero che qualcuno mi ascolti,forse perchè spero che non sia solo un tema di una manifestazione a scaldare il cuore di un individuo ma che sia quel cuore a scaldare la manifestazione e che quello stesso cuore non si accontenterà di dire:in piazza io c'ero"ma, io ci sono,io ci sarò.Io ti solleverò quando,china su te stessa, martorizzi il tuo corpo per provare un dolore diverso;per sentirti viva.Ti libererò da quell'attimo che ti inchioda.Io griderò con te che essere stuprata non è una colpa non è una scelta..E tu, donna come me, che nella mia storia riconosci la tua storia..tu che hai pagato un prezzo troppo alto perche "lavoravi"esci dal silenzio.Insieme costruiremo un ponte di parole.Romperemo il muro del silenzio.